«Da Enzo», Ponte Brolla
“Da Enzo” a Ponte Brolla rimane un indirizzo di culto. La cucina dello chef Andrea Zingari è fantastica. Da 17 anni ormai.
![american-express-selects-gault-millau-dining-moments-da-enzo-1](/.imaging/flex/crop/560x317/dam/americanexpress/rewards-benefits/american-express-selects/GaultMillau-Dining-Moments/american-express-selects-gault-millau-dining-moments-da-enzo-1.jpg)
Ravioletti e Gitzi
“Da Enzo” a Ponte Brolla rimane l'indirizzo di grotto numero uno in Ticino e i tavoli sono molto richiesti. Il ristorante è gestito da due persone: il figlio di Enzo, Sergio Andreatta, e lo chef Andrea Zingari, che lavora nel ristorante da 17 anni. La scelta è vastissima. Nella trilogia del Black Angus svizzero, scopriamo tartare, carne secca e roast beef, accompagnati da carciofi e puntarelle. Questa volta la pasta è verde primavera: ravioletti ripieni di formagella, ricotta, erbe e spugnole; il fungo arriva dal Portogallo all'inizio della stagione, ma viene poi sostituito dalle spugnole delle valli circostanti.
Primavera e ricordi d'infanzia
C'è anche una versione primaverile del risotto: carnaroli, crema di asparagi verdi, burrata e un carpaccio di Gambero rosso di Mazara del Vallo. Tra i “secondi”, il gitzi di Bosco Gurin è il preferito. Niente di eclatante: nel piatto ci sono anche ossa e nocche. Proprio come li faceva la nonna.